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Dopo il successo dello scorso anno, torna sul tracciato toscano la Ultimate CUP con nomi d’eccezione a partire dal 9 volte iridato rally Sebastian Loeb, che adesso sta scrivendo pagine bellissime anche alla Dakar. Loeb sarà al via con il team GP Racing. al suo fianco nell’abitacolo la compagna  Laurène Godey, che ha alle spalle un'importante carriera nel motorsport, con successi in competizioni di alto livello come l'European Le Mans Series.

 Cinque le categorie: La European Endurance Prototype Cup, la European Sprint Prototype Cup, la Ultimate Formula Cup, la Kennol GT Endurance Cup e la Ultimate GT Sprint Cup.

 Tra gli italiani, da segnalare nella Ultimate GT Sprint Cup, il team SR&R, protagonista assoluto la scorsa edizione al Mugello. Il team di Manfredi Ravetto ha ottenuto tre vittorie assolute e ha dominato nella Ultimate Cavallino Tridente Cup (UCTC). Nel 2025, la squadra italiana torna in forze. Sei vetture annunciate in UCTC! Una Ferrari F430 Challenge per Aramis, una F458 Challenge Evo per Simone Conti e una 296 Challenge per Paolo Ruberti e Lyle Schofield. Tre 488 Challenge Evo saranno guidate da Emilio Rocchi, Alfredo Salerno, Maurizio Fondi e i danesi Andreas Borris e Mikkel Mac.

 

Accesso al pubblico dall’Ingresso Principale (Casco)

Giovedì: gratuito

Venerdì

10 euro paddock, tribuna, prato | 5 ridotto

5 euro prato

Sabato /o Domenica

20 euro paddock, tribuna, prato | 10 ridotto

5 euro prato 

Tutto pronto al Mugello Circuit per il primo round della Coppa Italia Velocità 2025, in programma sabato 12 e domenica 13 aprile. La storica manifestazione targata Federazione Motociclistica Italiana torna in pista con oltre 250 piloti attesi, per un weekend all’insegna delle sfide e dell’adrenalina pura.

La Coppa Italia continua a essere un punto di riferimento per il motociclismo italiano, grazie all’ampia varietà di trofei presenti. Anche in questo primo appuntamento stagionale, il programma include la Yamaha R3, i trofei Pirelli 600e 1000, Dunlop 600 e 1000, il Trofeo Italiano Amatori – nelle classi 600 e 1000Base – la RR Cup e l’IRC Cup. Grande attenzione sarà rivolta alla nuova categoria Aprilia 457, vera novità dell’anno, che fa il suo debutto assoluto nel panorama delle competizioni federali.

L’Aprilia 457 nasce per offrire un’opportunità concreta ai giovani talenti e agli esordienti, grazie a una moto leggera, agile e performante, pensata per contenere i costi senza rinunciare al divertimento e alla competitività. La categoria ha già suscitato grande interesse tra team e piloti, e sarà una delle più osservate nel corso del weekend.

Parallelamente alle gare, prosegue nel 2025 il programma di formazione dedicato a tutti i piloti. Sotto la guida esperta dei Tecnici FMI, nel corso del weekend i partecipanti prenderanno parte ad attività specifiche mirate al perfezionamento delle prove di partenza. Inoltre, oltre al monitoraggio in pista, i piloti potranno contare su briefing in aula focalizzati sull’incremento della sicurezza in circuito e sul miglioramento della tecnica di guida.

Il programma del weekend:

Sabato 12 aprile sarà dedicato alle qualifiche, con doppie sessioni per tutte le categorie. Le attività in pista inizieranno alle 9:00 e proseguiranno fino alle 18:10. Ogni trofeo avrà modo di affinare gli ultimi dettagli e prepararsi alla gara della domenica.

Domenica 13 aprile sarà invece interamente dedicata alle competizioni. Dieci gare in programma, tutte sulla distanza di 10 giri, a partire dalle 9:50. Sarà il momento della verità per tutti i piloti, pronti a darsi battaglia sullo spettacolare tracciato toscano.

Questa mattina, giovedì 3 aprile, il Mugello Circuit ha accolto la terza edizione del Festival della Sicurezza Stradale, un'importante iniziativa promossa dal Lions Club Mugello in collaborazione con la Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni del Mugello e la Fondazione Gabriele Borgogni. L’evento ha visto la partecipazione della pilota motociclistica Matilde Contri, attualmente impegnata nel Campionato Italiano Femminile e nel Campionato Europeo Femminile.

L’iniziativa ha coinvolto un totale di 160 studenti, provenienti da quattro classi di quarta superiore dell’Istituto Giotto Ulivi e quattro classi di terza media – due dell’Istituto di Borgo San Lorenzo e due di Barberino di Mugello.

La mattinata si è articolata in due momenti fondamentali: una conferenza sulla sicurezza stradale, con vari interventi, e un’esperienza pratica di guida sicura. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di testare le proprie capacità al volante attraverso simulatori di guida avanzati: il simulatore auto, fornito dall’Automobile Club Italiano, e il simulatore moto, accompagnato dalle spiegazioni tecniche di Palix.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di sensibilizzazione per i giovani, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi della strada.

Sabato 29 marzo in occasione della Gara FX Racing, il Mugello Circuit ha avuto modo di ospitare la visita di una trentina di ragazzi di “Un calcio per tutti”, un progetto di calcio inclusivo che vede squadre miste di ragazzi con disabilità e normodotati giocare insieme. Dopo la partita di Campionato, i ragazzi sono venuti a trovarci. Molti di loro conoscono già il circuito perché partecipano da diversi anni alla passeggiata box organizzata il giovedì del Motomondiale. Grazie a Franco Gradilone, allenatore e responsabile del progetto, i ragazzi hanno visitato la Sala Stampa, la Direzione Gara, la Regia per poi vedere le gare dagli spalti della Tribuna Centrale.

Con loro anche Marco Bolognesi e Adele Gradiloni sempre dell’Associazione “Vincere Insieme” con sede a  Scarperia, che insieme a Franco portano avanti questo importantissimo progetto rivolto a ragazzi a partire dall’età di 8 anni, che oltre ad allenarsi, partecipano al campionato regionale  “Lega degli invicibili”.

Lo stesso giorno, il Mugello Circuit è stato il punto di incontro anche per i ragazzi che partecipano al progetto Erasmus: quaranta studenti delle classe 1F e 1E Liceo Linguistico Giotto Ulivi e dell’Institution St Joseph di le Havre in Francia.

    

Da sedici anni gestisce l’autodromo del Mugello, uno dei circuiti più apprezzati al mondo sia dai piloti che dagli appassionati di motori. Ma nella vita Paolo Poli, 55 anni, è un uomo a due velocità: in Ferrari una carriera brillante ed esplosiva, sempre con il piede piantato sull’acceleratore, fuori dal circuito invece ha imparato nel corso degli anni a rallentare, se necessario anche a fermarsi per riflettere, ripercorrere il passato, godersi più a fondo il presente.

Poli, esattamente qual è il suo rapporto con la velocità?

"Ho imparato ad apprezzare il viaggio lento, ma l’ho capito solo con il tempo: vivere ogni giorno nella velocità ti porta a vedere gli aspetti negativi che questa comporta. Non parlo solo delle conseguenze più evidenti. Se nella vita lavorativa corri troppo, ti perdi dei pezzi. Io sono andato forte, in 55 anni ho corso tanto, ma oggi che sono più riflessivo mi rendo conto che ho apprezzato quello che mi è passato di fianco solo dopo, riavvolgendo il nastro".

E la curva più difficile che ha dovuto affrontare?

"L’abbandono della giovinezza. Ero un ragazzo di Scarperia spensierato che in un anno, anzi meno, si è trovato catapultato in Ferrari. L’ingresso in azienda è stato uno choc. Erano gli anni Novanta, lavorare in Ferrari richiedeva determinati standard, allora come oggi il blasone del marchio lo senti, ha un peso enorme. Se per un laureato alla Bocconi magari entrare a Maranello è un passo più facile, per un ragazzo di provincia e senza neanche troppe aspettative come ero io, il colpo fu davvero forte. Mi sono subito dovuto rapportare con figure di una certa caratura, l’amministratore delegato all’epoca era Piero Fusaro, poi arrivò l’avvocato Montezemolo, dopo Marchionne e poi altri ancora".

In questi giorni il Mugello è profondamente ferito.

"Per un mugellano, scarperiese di nascita come me, è una sofferenza enorme che si ripete nel tempo. Tanto da temere che non ci sia la giusta attenzione nelle manutenzioni di un territorio così delicato, che in queste situazioni mostra tutte le sue fragilità. Servono investimenti corretti per mitigare le conseguenze".

A cosa si riferisce?

"Penso ad esempio ai collegamenti: il Mugello ha una viabilità difficile che limita la normale attività e lo sviluppo, anche l’autodromo ne risente. Qui da anni e anni organizziamo il Gran Premio d’Italia di MotoGp e cerchiamo di dare agli occhi del mondo l’immagine di un paese forte, determinato e capace. Ma le infrastrutture di prossimità rischiano di avere ripercussioni pesanti".

Quando rivedremo la Formula 1 in Mugello?

"Quando le condizioni lo permetteranno. Per noi rimane un obiettivo, perché è nel nostro Dna. Questo circuito è stato strategico per lo sviluppo delle vetture Ferrari di Formula 1. Il nostro impegno è massimo ma non possiamo competere da soli. Il Mugello è uno dei pochi autodromi privati, normalmente a livello internazionale sono finanziati da enti sportivi nazionali o altro. In qualche modo abbiamo bisogno di essere aiutati dalle autorità per competere in questa gara fra stati e territori. Con infrastrutture di prossimità così deboli per noi oggi è una gara persa in partenza. L’autodromo del Mugello non può essere considerato una cattedrale nel deserto: il nostro sviluppo è possibile se accompagnato da una pari attenzione da parte degli enti regionali e nazionali".

Qual è la persona più speciale che ha incontrato?

"Faccio fatica a scegliere un nome. Ma posso dire che il pilota con cui c’è stato più feeling e che tutti noi dell’autodromo abbiamo più ammirato è senza dubbio Michael Schumacher. Un ragazzo splendido, disponibile con tutti. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme per sviluppare la vettura e organizzare la pista. Lunghi giorni invernali in cui abbiamo percepito tutta la sua spontaneità. Lui era già un vincente, un campione. Ma nei momenti di pausa dall’attività rideva e scherzava, ha sempre considerato gli altri come persone al suo livello, era un gigante e oggi fa male saperlo in quel destino avverso che l’ha colpito".

Un aneddoto di quegli anni?

"Ricordo gli allenamenti nella palestra di Scarperia e le partite di calcetto che organizzavamo a Borgo San Lorenzo. Giocava come se non ci fosse un domani. Ricordo una partita con lui e tutto il personale dell’autodromo contro una rappresentativa della Fiorentina, tra cui Batistuta e Rui Costa".

Come andò a finire?

"Finì che andammo tutti a mangiare la pizza alla Casa di Caccia. Un terzo tempo fantastico e indimenticabile".

 

23 Mar 2025 - La Nazione

 
 
 

E tra i 103 piloti che stanno sfrecciando sulle quindici curve del circuito toscano per la Michelin 12H Mugello ce ne è uno che, oltre ad avere il brivido della velocità nel sangue, ha anche la passione per il cinema. Stiamo parlando dell'attore indiano Ajith Kumar, 53 anni, che ha esordito sul grande schermo con un film in lingua telugu nel 1992: Prema Pustagam. In seguito, ha recitato in numerose pellicole di Kollywood, approvando poi a Bollywood nel 2001 con il film Asoka. 

Attore affermato in India con più di trent'anni di carriera e con 62 film distribuiti, adesso è impegnato sul saliscendi di proprietà Ferrari, ma tra un pit stop e l'altro, ha deciso di raccontarci la pista e da dove deriva questo suo fuoco per i motori. 

E' un onore averti qui. Ti è piaciuta la pista?

“E' un piacere essere qua al Mugello. E' un circuito bellissimo sia per noi piloti sia per tutti gli spettatori. E' una pista storica. Sono stato un grande fan della MotoGp. A 18 anni correvo in moto, poi ho iniziato con le auto. Vedere le macchine sfrecciare è qualcosa di mozzafiato, di bellissimo. Tutti, dagli steward ai commissari di gara, sono stati accoglienti e meravigliosi“.

Visto che hai iniziato a correre con le moto, chi era il tuo idolo motociclistico?

“Sono cresciuto guardando Wayne Rainey, Kevin Schwantz, Mick Doohan e Kenny Roberts. Insomma, erano tanti. Ultimamente Valentino Rossi, una grandissima leggenda“.

E nelle auto?

“Naturalmente Ayrton Senna. Ma negli sport motoristici è ingiusto scegliere un singolo pilota perché ogni generazione è diversa. Provo quindi un grande rispetto per tutti loro“.

Oltre ad essere un pilota sei anche un attore e un cantante

“Sì ho fatto l'attore negli ultimi 32 anni con 62 film distribuiti. Un altro uscirà il 10 aprile“. 

Da dove deriva questa passione per le corse?

“In India qualche gara è stata fatta e poi abbiamo avuto Kart Karthikeyan, primo pilota indiano di Formula 1, e Karun Chandhok. Siamo molto orgogliosi di questo. Ma dobbiamo fare molto di più a partire dal dare più visibilità agli sponsor perché lo sport nella nostra terra sta crescendo moltissimo. Quindi spero nel meglio!“.

E così si sono spenti i semafori della Michelin 12H MUGELLO, la gara che inaugura la stagione sportiva dell'Autodromo del Mugello e che ieri, venerdì 21 marzo, è partita con una tre giorni imperdibile di motori. La gara della 12 ore è infatti un'occasione unica per assistere a epiche sfide tra le migliori squadre e vetture GT e touring cars.

L'attività in pista è iniziata al venerdì con le qualifiche di tutte le classi. La gara invece partirà oggi, sabato 22 marzo, per 7 ore. Le vetture resteranno poi in griglia in situazione di parco chiuso per continuare poi alla domenica con la parte 2 della gara dalla durata di 5 ore.

La 12 Ore Creventic offrirà anche un ricco programma di attività collaterali, con momenti di intrattenimento, esposizione di auto e l'opportunità di incontrare piloti e membri del team.

E per parlare di questo weekend all'insegna dei motori e delle principali difficoltà nell'affrontare una gara endurance abbiamo chiesto a Enrico Borghi di Ebimotors.

Come funziona il format delle 12H?

“E' un campionato al quale partecipiamo da anni e il Mugello ci evoca sempre dei bei ricordi perché qui abbiamo fatto sempre delle belle gare. Il format di Creventic, campionato che si è specializzato nelle gare endurance, è composto da una gara o da 12 ore, come la nostra, o da 24. In Europa iniziamo qua al Mugello. La gara viene divisa in due settori: la prima al sabato di 7 ore e l'altra alla domenica di 5 ore. Il posto per iniziare è l'ideale, una delle piste più belle d'Europa“.

Come cambia l'approccio dei piloti per una gara endurance?  

“E' completamente diverso. In gara, per guadagnare un secondo in pista, bisogna dannarsi. Perdere dei minuti ai boxe o prendere delle penalità è la cosa più semplice e in una gara così lunga questi fattori possono fare la differenza“.

Quindi importante avere piloti con esperienza ma allo stesso tempo anche team per poter dare le giuste informazioni durante la gara

“Il team deve fare la sua parte come in tutte le gare lunghe perché è importante nelle scelte: nel cambio pilota, nello stare attenti al non sforare perché nella categoria Pro AM c'è un tempo di guida per ogni tipo di pilotaggio. Quindi bisogna stare in campana per tutte le 12 ore e ultimamente le gare endurance son diventate delle gare splendide perché non c'è nessuno che risparmia l'auto“.  

 

 

  

 

 

Sabato 1° marzo ben 121 Commissari di Percorso si sono presentati all’Autodromo Internazionale del Mugello per partecipare a una giornata di formazione e aggiornamento aperta a coloro che hanno appena acquisito la licenza e a coloro che da tempo operano sul circuito toscano. Una giornata, organizzata dall’Automobile Club Firenze e che rientra nell’attività di formazione di Specialist Motorsport Academy, la scuola di formazione dell’ACI diretta da Raffaele Giammaria per conto di ACI Sport. 

Il mattino è stato dedicato alla teoria con l’intervento del Responsabile Medico del Circuito, Remo Barbagli che ha ricordato gli elementi di primo soccorso. Successivamente è toccato al Direttore di Gara, Antonio Canu, in questo caso anche formatore Academy - che si è concentrato sulle nozioni riguardanti la sicurezza legate alla pista e a Cristiana Riva per la parte rally. Sono stati anche mostrati alcuni video riguardanti gli incidenti che possono occorrere.

Nel pomeriggio si è scesi in pista dove si sono tenute le prove anti-incendio e poi le simulazioni di recupero delle vetture incidentate.